Il 26 marzo 1778, all'età di 8
anni, Beethoven si presentò per la sua prima esibizione
pubblica conosciuta, a Colonia. Per la circostanza suo
padre dicharò che il giovanetto non
aveva che sei anni . A causa di ciò, lo stesso Beethoven
pensò sempre di avere due anni in meno della sua
effettiva età; difatti, molti anni più tardi, quando
riceverà a Vienna una copia del suo atto di battesimo,
pensò che si trattasse dell' atto di battesimo di suo
fratello Ludwig Maria, nato due anni prima di lui e
deceduto in tenera età.
Ma le
capacità pedagogiche e musicali del padre erano
limitate. Ben presto Ludwig apprenderà la musica, in
modo particolare organo e composizione, grazie a
musicisti famosi come Gottlob Neefe. Quest' ultimo,
particolarmente, si renderà conto delle capacità
straordinarie di Beethoven. Facendogli conoscere,
inoltre, grandi filosofi, antichi e moderni, Neefe
introdurrà il giovane Beethoven allo spirito
illuministico moderno.
Solamente nel
1782, a dodici anni, Beethoven pubblicò la sua prima
opera: le 9 variazioni, in do minore per piano, su una
marcia di Ernst Christoph Dressler (WoO 63). L' anno
seguente, nel 1783 Neefe scrisse, nella " Rivista della
musica" a proposito del suo alunno: " Se continua così,
sarà sicuramente un nuovo Mozart ". Nel giugno
1784, grazie alle raccomandazioni di Neefe, Ludwig è
chiamato in qualità di organista, alla corte di
Maximilian Franz, principe elettore di Colonia. Il
compositore ha allora 14 anni. Questo posizione gli
permette di frequentare membri dell' aristocrazia
Bonnense ed amici del padre. Incontra allora persone con
cui avrà relazioni per tutta la durata della sua vita:
il famiglia Ries, la famiglia von Breuning e
l'affascinante Éléonore, Karl Amenda, il violinista
Franz Gerhard Wegeler, amico medico che andrà anche a
Vienna. Nella propria
famiglia, poco a poco, Ludwig sostituisce suo padre.
Finanziariamente, innanzitutto, perché Johann, spesso
ubriaco, è sempre meno capace di assumere il suo posto
al focolare e la sua funzione di musicista di Corte. Il
giovane Beethoven si sentirà responsabile dei suoi due
fratelli, ed egli assumerà questa responsabilità tutta
la sua vita, talvolta fino all' eccesso. Cosciente egli
anch' egli della predisposizione alla musica di
Beethoven, Principe Maximilian Franz lo manda a Vienna a
sue spese, nel 1787, per incontrare Mozart e rifinire la
sua educazione musicale. Vienna in quel tempo è la città
faro della cultura musicale.Per quanto riguarda l'
incontro tra Mozart e Beethoven, esistono solamente dei
testi di veridicità incerta. Mozart avrebbe detto " non
dimenticate questo nome, ne sentirete parlare ". Ma una lettera
richiamò Beethoven a Bonn: sua madre è morente. L'unica
persona della sua famiglia con la quale era riuscito a
creare dei legami affettuosi si spegne il 17 luglio
1787. Cinque anni
più tardi, nel 1792, Beethoven riparte per Vienna,
beneficiando di una rendita, assicurata dal Principe
Elettore che sarebbe dovuta durare per due anni per
rifinire la sua erudizione musicale. Non rivedrà mai più
la sua città natale. Il suo amico Waldstein gli scrive
queste parole: " ..ricevete delle mani di Haydn lo
spirito di Mozart "...
A Vienna,
il giovane musicista prende delle lezioni con Haydn,
poi con Albrechtsberger e Salieri. Stupisce e seduce
Vienna per la sua virtuosità e le sue
improvvisazioni al pianoforte. Nel 1794, Beethoven
compone la sua opus 1, i tre tri per Pianoforte,
violino e violocello. L' anno seguente, Beethoven
organizza la sua prima rappresentazione pubblica a
Vienna (un' " Accademia ") durante la quale dirige
le sue stesse opere. Seguirà un tour: Praga, Dresda,
Lipsia e Berlino prima di partire per un concerto a
Budapest.
Gli incontri
che Beethoven ha a Vienna sono numerosi. Tutti gli
esponenti della vita musicale e dell'aristocrazia
ammirano il giovane compositore. Questi melomani saranno
i più grandi mecenati e sostenitori di Beethoven. Il
"Gran Mogol" , come lo definirà Haydn, si arrabbierà
regolarmente con gli uni e gli altri, salvo fare poi
autocritica e porgere le scuse a tutti. Il suo talento e
la sua bontà d' animo scuseranno il suo comportamento
eccessivo ed impulsivo. Nel 1800,
Beethoven organizza un nuovo concerto a Vienna che
comprende, in particolar modo, l'esecuzione della sua
prima sinfonia. Sebbene oggi consideriamo l' opus 21
classica, nella sua concezione e vicina alle sinfonie di
Mozart e di Haydn, all'epoca molti ascoltatori trovarono
questa composizione strana, ostentata ed eccessiva. Il
genio di Beethoven che non è ancora pienamente espresso,
tuttavia i bagliori del genio futuro spaventano ed
inorridiscono i critici del tempo.
Solo nel
1801 Beethoven confessa ai suoi amici di Bonn il
timore di diventare sordo. A Heiligenstadt, nel
1802, redige un testo celebre dove spiega la sua
ribellione al dramma che vive: lui, un musicista,
sta per diventare sordo! Ecco una fatalità alla
quale non si augura di sopravvivere. Ma la musica lo
richiama al lavoro. Ed egli scrive che dovrà
esplorare, scoprire ed tramandare molti altri campi
musicali. Beethoven non si suiciderà, farà conoscere
poco a poco il suo handicap crescente, ed si getterà
nella composizione di opere grandiose: dalle
eccezionali sonate per pianoforte (in particolar
modo la Tempesta e la Caccia, opus 31), la seconda e
la terza sinfonia -Eroica e molte altre opere
ancora.
Beethoven
scrive la terza sinfonia in omaggio di un grande uomo,
Bonaparte. Quest' uomo è considerato allora come il
liberatore dei popoli, generato della Rivoluzione
francese portatrice di speranza. Quando il Primo Console
si dichiarerà Imperatore, Beethoven cancellerà
rabbiosamente il nome di Bonaparte dalla dedica di
questa sinfonia. La prima
interpretazione pubblica della sinfonia Eroica si terrà
il 7 aprile 1805, a Vienna.
Beethoven
ha peraltro finito in questo fecondo periodo la sua
unica opera lirica, Leonore. La correggerà e
scriverà per essa 4 ouvertures differenti. Il nome
dell'opera diventerà allora Fidelio, contro la
volontà del compositore. Il 20 novembre 1805 si
svolgerà la prima… davanti ad un pubblico diradato
di ufficiali Francesi, poiché Napoleone, alla testa
del suo esercito, è entrato in Vienna per la prima
volta. Tutto ciò si ripeterà nel 1809.
Negli anni
seguenti, l'attività creatrice del compositore è
intensa. Compone parecchie sinfonie, fra cui la
Pastorale, l'ouverture Coriolano, la famosa bagatella
"Per Elisa WoO 59. Ha alcuni allievi, ed anche delle
allieve, che troveranno affascinante il rude maestro.
Diventa inoltre suo allievo l' arciduca Rodolfo,
fratello dell'imperatore, il quale diverrà ben presto
anche suo amico e ben presto uno dei suoi protettori. Nel 1809,
Beethoven pensa a lasciare Vienna, seguendo l' invito di
Girolamo Bonaparte. La sua amica di sempre, il Contessa
Anna Marie Erdödy, lo trattiene, con l'aiuto dei suoi
più fedeli ammiratori: l'arciduca Rodolfo, il principe
Lobkowitz ed il principe Kinsky. Questi ultimi si
impegnano a versare a Beethoven una rendita annua di 4
000 fiorini, permettendogli di vivere senza alcuna
costrizione finanziaria. L'unica condizione è che il
compositore dovrà non lasciare Vienna. Beethoven
accetta. Questa rendita farà di lui il primo compositore
indipendente. Prima di questo contratto musicisti e
compositori erano dei servitori in seno ad una casa di
un ricco aristocratico, sia che si chiamassero Bach,
Mozart od Haydn. Domestici senza nessun diritto più
degli altri, ma con il dovere di comporre e di
rappresentare musica. Nasce così una nuova era per la
musica: il compositore è libero di scrivere quando
vuole, ciò che vuole, su ordinazione oppure seguendo la
propria ispirazione.
Nel 1812,
Beethoven segue delle cure termali Teplitz, e redige
una ardente lettera all' " Immortale Amata ". Questa
lettera, che fu ritrovata in un cassetto segreto,
dopo la morte del musicista, assieme al testamento
di Heiligenstadt, non ha tuttora finito di suscitare
dibattiti, ricerche e supposizioni dei biografi del
musicista. A turno, quasi tutte le sue amiche ed
allieve sono state proposte come destinatarie di
questa lettera, ma, a meno che non si trovi un nuovo
documento, così come talvolta succede talvolta nelle
aste o una collezione privata, è molto probabile che
l' amore di Beethoven rimanga un giusto segeto per
sempre.
Alla fine del
luglio 1812, Beethoven incontrerà Goethe, per iniziativa
di Bettina Brentano. I due grandi uomini si ammirano ma
non si comprendono. Il compositore trova il poeta -
consigliare troppo servile, e questo ultimo disse che
Beethoven è " persona completamente indomabile ".
Beethoven ammira Goethe, e metterà in musica parecchie
sue poesie. Beethoven penserà sempre con rammarico di
non essersi compreso con Goethe. Purtroppo, uno
dei suoi protettori, il principe Lobkowitz, ebbe in quel
periodo gravi difficoltà finanziarie, il Principe Kinski
morì a causa di una caduta di cavallo ed i discendenti
tentarono di disfarsi dell'obbligo finanziario contratto
a favore di Beethoven. Sarà l'inizio di parecchi
processi che il compositore intraprenderà, per
salvaguardare la sua indipendenza finanziaria. Inventore
geniale, probabile inventore del metronomo, Maelzel
aveva incontrato già Beethoven e creato diversi
apparecchi acustici per Beethoven, per aiutarlo nel suo
udito sempre più debole: dai cornetti acustici, ad un
sistema di ascolto collegato al pianoforte, ecc. Nel
1813, Beethoven compone ' La vittoria di Wellington',
opera realizzata per un strumento meccanico di Maelzel
detto " panharmonica " (o " panharmonicon "). Ma è
soprattutto l' invenzione del metronomo che farà
evolvere la musica, e Beethoven, che ne ha subito
afferrato l' importanza, annoterà scrupolosamente il
tempo metronomico sulle sue partiture affinché le sue
opere siano interpretate secondo i suoi precisi
desideri.
L'Accademia del 1814 raggrupperà La Vittoria di
Wellington, così come la settima e l' ottava
sinfonia. Il 1814 sarà anche l' anno della
riscrittura di Leonora in Fidelio, la sola opera
lirica di Beethoven. Questa opera, così rivista,
otterrà infine il successo del pubblico. Il
Congresso di Vienna che, che si tenne in quella
città lo stesso anno, sarà il momento di massima
gloria e di riconoscimenti per Beethoven. Mentre Re
ed Imperatori discutono i destini dell' Europa, il
compositore sarà invitato a suonare più volte
davanti agli uomini più potenti del tempo, e di
questo ne sarà fiero per tutta la vita.
Il 15 novembre
1815, morì Kaspar Karl, il fratello di Beethoven. Lasciò
una moglie che il compositore soprannominerà ' La regina
della notte' , parafrasando Il Flauto magico di Mozart,
a causa della scarsa dirittura morale della vedova, così
come un figlio, Karl, di solo 9 anni. La vita di
Beethoven cambiò radicalmente, dal momento che suo
fratello aveva scritto sul suo testamento "che la tutela
di suo figlio fosse esercitata congiuntamente da sua
moglie e da Ludwig, suo fratello". Quest' ultimo
prenderà molto sul serio il suo ruolo, ma il celibe di
45 anni, sordo ed ammalato, troverà problemi
insormantabili a capire il bene del bambino prima e del
giovane poi. Questo triste periodo condizionerà gli anni
seguenti della vita del compositore, sempre alle prese
con problemi giudiziari per la tutela del minore. Nel 1816, Carl
Czerny (futuro maestro di Franz Liszt), allievo di
Beethoven, diventerà il professore di musica di Karl, ma
senza incontrare alcun successo. In questo periodo il
compositore finisce il ciclo di lieder " All'amata
lontana opus 98 " ed abbozza il primo tema per la nona
sinfonia.
Due anni più tardi, l'arciduca Rodolphe diviene
cardinale e Beethoven comincia la composizione della
MissaSolemnis opus 123. L' opera non sarà pronta per la
cerimonia cui era stata destinata, ma l' occasione donò
all' umanità il capolavoro che conosciamo. Gioachino
Rossini si recò a Vienna nel 1822, in un trionfale tour,
ed incontrerà Beethoven. La barriera, imposta dalla
lingua e la sordità di Beethoven, permetteranno
solamente una breve visita. Il compositore viennese
apprezzava molto poco l'opera italiana, che considerava
frivola.
La nona
sinfonia sarà praticamente terminata nel 1823, lo
stesso anno della Missa solemnis. Liszt, cheaveva
allora 11 anni, incontrerà Beethoven. Forse il sommo
maestro assisterà al concerto del giovinetto del 13
aprile. Egli si congratulerà calorosamente col
piccolo virtuoso che, degli anni più tardi,
trascriverà interamente sinfonie e lieder di
Beethoven per piano.
Il 7 maggio
1824 sarà la data della prima interpretazione della nona
sinfonia e, malgrado le difficoltà di esecuzione e
soprattutto delle parti cantate, sarà un successo.
Purtroppo senza ricadute finanziarie. Le questi problemi
finanziari continueranno a tormentare il compositore
fino agli ultimi giorni della sua vita, sebbene, dopo la
sua morte, verranno trovati alcuni titoli di credito,
che Ludwig aveva custodito per il nipote. La grande
stagione compositiva continuò ancora con i grandi ultimi
quartetti per archi, Opus 127, 130,131,132,133,135.
Opere difficili per i contemporanei, ed ancora pregne di
lati oscuri. Tuttavia la vena del maestro sembra
inesauribile; anche una ipotetica decima sinfonia viene
pensata ed abbozzata. Nel 1827,
ritornando a Vienna su di un carro scoperto, dopo che
aveva avuto una ennesima lite con suo fratello,
Beethoven prese una terribile infreddatura. La malattia
complicherà la sua situazione di salute, già molto
precaria. Si spegnerà circondato dei suoi più cari
amici, il 26 marzo 1827, nel bel mezzo di un furioso
temporale.
La
cerimonia funebre si svolse alla chiesa della Santa
Trinità. Si stima che tra 10 000 a 30 000 persone si
riunirono per accompagnare Ludwig van Beethoven alla
sua ultima casa. Franz
Schubert, timido ammiratore del grande compositore,
e che non ebbe mai il coraggio di avvicinarlo, sarà
uno dei portatori delle fiaccole funebri, assieme a
numerosi altri musicisti. Schubert morì l' anno
seguente e sarà seppellito vicino a Beethoven.
Heinrich
Anschütz, attore lesse l'orazione funebre, scritta
da Franz Grillparzer, grande letterato, davanti alle
porte del cimitero di Währing (oggi, Schubert Park). |