Sfortunato, un incidente gli provoca la paralisi di
alcune dita della mano destra; Schumann è costretto ad
interrompere la brillante carriera di virtuoso
musicista: si dedicherà alla composizione.
Nel 1834,appena ventenne, fonda la rivista "Neue
Zeitschrift fuer Musik" per la quale scrive
numerosissimi articoli in veste di critico. La rivista
farà la fortuna del giovane Brahms che diverrà assiduo
frequentatore ed amico della famiglia di Schumann.
Inizia la sua storia sentimentale con Clara Wieck:
ostacolato per lungo tempo dal padre di lei, il rapporto
si risolve positivamente con il matrimonio, nel 1840.
Nel 1843 diviene insegnante di pianoforte al
Conservatorio di Lipsia: dopo poco tempo abbandona
l'incarico per spostarsi prima a Dresda e poi a
Duesseldorf, per lavorare come direttore d'orchestra.
Nel 1847 fonda a Dresda il Chorgesangverein
(Associazione di canto corale).
Nel 1850 diventa direttore di musica e dei concerti
sinfonici della città di Düssendorlf carica che dovrà
lasciare nel 1853 per i primi segni di squilibrio
mentale.
Soggetto a disturbi nervosi che con il passar del tempo
vanno sempre più aggravandosi, nel 1854 Robert Schumann
tenta il suicidio gettandosi nel Reno. Il fatto gli
comporta il ricovero nella clinica di salute mentale di
Endenich, vicino Bonn; qui trascorre i suoi ultimi anni,
assistito dalla moglie e dagli amici Brahms e Joseph
Joachim. Morirà il 29 luglio 1856.
Schumann compose un'Opera, 4 Sinfonie, diverse
Ouvertures per orchestra, Concerti per pianoforte, per
violino, per violoncello, pezzi corali, pianistici e
liederistici.
Coltissimo, profondamente legato alla poesia e alle
concezioni filosofiche del suo tempo, Schumann subordinò
spesso la sua ispirazione musicale a un movente
letterario. Propugnatore dell'ideale romantico della
perfetta corrispondenza tra forma e intuizione
fantastica, diede il meglio di sé negli innumerevoli
brevi pezzi pianistici ("Carnaval", 1835; "Kinderszenen",
1838; "Kreisleriana", 1838; "Novellette", 1838) e negli
oltre 250 Lieder, tra cui primeggiano i cicli dal titolo
"Amore e vita di donna" (1840, testi di A. von Chamisso)
e "Amor di poeta" (1840, testi di H. Heine). |