Carlos Kleiber

 

Nato come Karl Ludwig Kleiber (Berlino, 3 luglio 1930 – Konjisica, 13 luglio 2004), è stato un direttore d'orchestra tedesco naturalizzato argentino.

È considerato tra i più grandi direttori d'orchestra della seconda metà del XX secolo e, secondo un sondaggio tra cento grandi direttori d'orchestra pubblicato dalla rivista Classic Voice nel dicembre 2011, il più grande di tutti i tempi. Si possono citare nello stesso senso anche le affermazioni di Claudio Abbado in varie interviste, di Franco Zeffirelli nella sua autobiografia e di Sviatoslav Richter nei suoi diari.
All'età di dieci anni si trasferì in Argentina a seguito del padre, il famoso direttore d'orchestra Erich Kleiber, emigrante dalla Germania per protesta contro il Partito Nazista.

In tale occasione cambiò nome da Karl Ludwig a Carlos. Nel 1980 acquisì la cittadinanza austriaca.

Dapprima lavorò in piccoli teatri tedeschi di provincia, debuttando nel 1955 come direttore di operette con lo pseudonimo di Karl Keller, ma l'esordio a Monaco (1968) e le stagioni a Vienna (1973) e Bayreuth (1974) gli diedero grande fama. Nel 1976 debuttò alla Scala di Milano con un'interpretazione del Der Rosenkavalier di Richard Strauss, a cui seguì l'Otello del 1977, e la Bohème del 1979; successivamente diresse repliche memorabili di Otello, Tristano, Bohème e del citato Der Rosenkavalier.

Interprete lontanissimo dallo star system, aveva un repertorio assai ridotto e approfondiva continuamente le interpretazioni degli stessi brani.

Il suo perfezionismo lo portò a limitare anche il numero delle incisioni discografiche che restano tutte di grandissima importanza. Da ricordare in particolare le sinfonie di Beethoven da lui affrontate (la quarta, la quinta, la sesta e la settima), le registrazioni della Seconda e della Quarta sinfonia di Johannes Brahms, della Terza e Ottava di Schubert, delle opere liriche già citate e dei due splendidi Concerti di Capodanno a Vienna del 1989 e del 1992, che restano tra i migliori di sempre. Per quanto concerne il Tristan und Isolde di Wagner va fatto riferimento non solo a quello "ufficiale" pubblicato dalla Deutsche Grammophon con la Staatskapelle Dresden, ma anche a quelli di Bayreuth (Golden Melodram) e di Milano (Myto Records). Esiste del Fledermaus di Strauss una doppia edizione, dvd o solo audio, che varia leggermente nel cast, ma è comunque bellissima. Altre importanti registrazioni: il Freischutz di Weber e La Traviata di Verdi sempre con etichetta Deutsche Grammophon.

Uomo riservatissimo, soprattutto nella seconda parte della sua carriera Kleiber ha sempre più centellinato le sue apparizioni sul podio. Innumerevoli le volte che ha annunciato - più o meno ufficialmente - l'intenzione di voler smettere di dirigere, salvo poi tornare ad impugnare nuovamente la bacchetta, in occasione di sporadiche quanto memorabili esibizioni, che spesso avvenivano sostituendo all'ultimo momento direttori indisponibili.
L'ultimo concerto che ha diretto fu a Cagliari, il 24 (la prima) ed il 26 febbraio 1999 (unica replica); l'orchestra - prestigiosa - era la Bayerische Rundfunk Sinfonieorchester, ovvero l'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese [1], ed il programma prevedeva la IV e la VII sinfonia di Beethoven; quest'ultima, suo storico cavallo di battaglia, raggiunge con lui vette interpretative impressionanti.
In entrambe le serate, al termine del concerto Kleiber ha offerto, come bis, l'ouverture dal Fledermaus, che aveva già diretto durante un Concerto di Capodanno di Vienna.

È scomparso il 13 luglio del 2004. Per sua espressa volontà, la notizia è stata resa nota due giorni dopo la sepoltura e ha colto di sorpresa il mondo della musica classica. È sepolto in Slovenia, a Konjisica accanto alla moglie, morta sette mesi prima di lui.

Nei primi mesi del 2008, il terzo canale radiofonico della RAI, Radio3, all'interno del suo programma serale Radio3 Suite, ha trasmesso un programma in 10 puntate (ideato e condotto da Andrea Ottonello) dedicato alla figura di questo interprete: "Il sorriso della musica: un ritratto di Carlos Kleiber", basato sulle testimonianze dirette di artisti significativi. La serie è stata inaugurata da Claudio Abbado, che lo definisce «uno dei più grandi, se non il più grande direttore d'orchestra del Novecento». Al microfono sono intervenuti anche, tra gli altri, Maurizio Pollini, Mirella Freni e la sorella di Kleiber, Veronica.