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Ingiustamente
ricordato soltanto per l'obbligata tappa didattica dei
30 Capricci per clarinetto, Ernesto Cavallini
(Milano 1807-1874) rappresenta invece, nel panorama
musicale dell'800 italiano quella importante figura di
esecutore-compositore che ha saputo contemplare in
perfetta simbiosi tutti quegli elementi di natura
tecnico-espressiva che indubbiamente gli hanno permesso
di imporsi, novella meteora, all'attenzione del
palcoscenico italiano, ma soprattutto di quello più
esigente e concorrenziale europeo.
Fra il
1839 e il 1842 Cavallini effettuò importanti tourneès
concertistiche in Europa, riscuotendo enormi consensi
soprattutto a Vienna e Parigi, suonando come suo solito
propri lavori. Sono di questo periodo l'Introduzione, Tema e
Variazioni per clarinetto e orchestra, Andante e
Variazioni sopra un tema di |
Mercadante nella duplice versione per orchestra o
pianoforte, dedicato al dilettante conte Francesco
Corradini di Conegliano, il Canto greco per clarinetto e
pianoforte o con accompagnamento di due violini, viola,
violoncello e contrabbasso. |